I ceti sociali dell'Antico Egitto
Perché la società dell'antico Egitto era divisa in ceti sociali?
La società dell'antico Egitto era come una piramide, con il re (chiamato anche faraone) in cima e tanti altri gruppi di persone sotto di lui. Ma perché era così? Chi aveva deciso tutto questo?
Il ruolo degli dèi nella società egiziana
Gli antichi Egizi credevano che gli dèi fossero come dei saggi costruttori che avevano organizzato tutto nel modo migliore possibile. Erano convinti che fossero stati gli dèi stessi a creare questo ordine nella società, scegliendo chi doveva stare in alto e chi più in basso. Per loro, il re era stato scelto direttamente dagli dèi per guidare il popolo e rappresentarli sulla Terra.
Immaginate che gli dèi abbiano creato una specie di squadra, e abbiano scelto il faraone come capitano perché era il più adatto a fare da guida. Il faraone, infatti, non era solo un re: era l'intermediario tra il cielo e la terra, colui che poteva capire e seguire la volontà degli dèi e farla rispettare da tutti.
Chi c'era nella piramide sociale?
Subito dopo il faraone, c'erano persone molto importanti che aiutavano a governare l'Egitto:
1. Visir e membri della corte. Il visir era come un "primo ministro", il consigliere più fidato del faraone. Aiutava a prendere decisioni e a organizzare tutto ciò che serviva per far funzionare bene il regno. Insieme al visir, c'erano altre persone della corte che collaboravano per mantenere l'ordine.
2. Governatori regionali (nomarchi). L'Egitto era un territorio grande e lungo, quindi servivano dei governatori per controllare ogni zona. Questi governatori erano chiamati "nomarchi" e si occupavano di assicurarsi che ogni parte dell'Egitto seguisse le leggi e che le persone lavorassero bene nei campi o nelle officine.
3. Generali dell'esercito. Dopo un certo periodo, i generali dell'esercito divennero molto importanti. Erano quelli che guidavano i soldati per proteggere l'Egitto dai nemici e per conquistare nuove terre.
4. Supervisori governativi. Questi funzionari si occupavano di gestire i lavori importanti, come la costruzione di templi, piramidi e canali. Dovevano assicurarsi che tutti facessero bene il proprio lavoro e che i progetti fossero portati a termine.
5. Contadini e artigiani. Alla base della piramide sociale c'erano i contadini e gli artigiani. I contadini lavoravano nei campi, coltivavano il grano e raccoglievano i frutti per sfamare tutto il popolo. Gli artigiani, invece, erano abili nel creare oggetti, costruire case e realizzare splendide opere d'arte.
Si poteva cambiare ceto sociale?
La cosa interessante è che la maggior parte delle persone non poteva cambiare ceto sociale. Per esempio, se nascevi contadino, difficilmente saresti diventato un generale o un visir. Questo perché si credeva che l'ordine stabilito dagli dèi fosse perfetto, e cambiare questo ordine non era visto di buon occhio. Gli Egizi pensavano che ogni persona avesse un posto preciso nella società, e che quello fosse il posto giusto per lei. Ognuno doveva fare la sua parte al meglio delle sue possibilità. Solo così si poteva mantenere l'armonia voluta dagli dèi.
Il potere dei sacerdoti
All'inizio della storia egiziana, dal periodo predinastico fino all'Antico Regno, il faraone aveva tutto il potere. Ma col passare del tempo, qualcosa cambiò. I sacerdoti del dio sole Ra diventarono sempre più importanti, perché la gente cominciò a considerare molto sacro questo dio. I sacerdoti, quindi, iniziarono ad avere più potere del solito e a influenzare le decisioni del faraone. Anche durante il Nuovo Regno, quando i sacerdoti del dio Amon nella città di Tebe diventarono molto potenti, il faraone continuava comunque ad essere rispettato. La gente lo vedeva ancora come il prescelto degli dèi, anche se il suo potere era più limitato.
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