Il cibo dell'antica Roma
Nell’antica Roma, cucinare era un’arte e ogni casa aveva utensili speciali per preparare cibi deliziosi. Usavano pentole chiamate cacabus, padelle come il fretale o la sartago, e piccoli forni portatili chiamati clibanus. Con questi strumenti, i Romani potevano preparare tantissime ricette gustose!
Uno dei loro piatti preferiti era il puls, un porridge fatto con farro, acqua e latte, a cui aggiungevano miele e formaggio. Era semplice, ma nutriente e molto diffuso. Poi c’era la sicia omentata, che somigliava a un hamburger: carne macinata mescolata con spezie e salsa di pesce, cotta su una padella e servita su pane.
I Romani amavano il pane! Lo cuocevano nei forni e lo accompagnavano con il epityrum, un paté di olive schiacciate con spezie e olio. E per i dolci? Preparavano i fritilli, palline di pastella fritta e ricoperte di miele, croccanti fuori e morbide dentro.
Mangiare fuori era molto comune, specialmente per chi viveva in città e non aveva una cucina in casa. Per questo esistevano tante taverne e venditori ambulanti dove si potevano comprare piatti caldi e pronti.
I cibi più comuni dei Romani includevano cereali come farro e orzo, legumi, olive, uova, frutta fresca come fichi e uva, e carne di maiale o pesce. Amavano anche le spezie, che rendevano tutto più saporito, e il miele, usato come dolcificante.
Anche se non avevano le nostre moderne cucine, i Romani erano davvero creativi e trasformavano ingredienti semplici in piatti ricchi di sapore e storia. Una cucina semplice, ma piena di ingegno, proprio come loro!
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